Avviato il progetto ProBEST (Progetto BioEconomia Salute Territorio, economia circolare per la filiera legno-energia) finanziato dalla Regione Piemonte per sostenere la funzionalità economica ed ecologica della filiera forestale legno-energia nella Regione. L’obiettivo è unire gli aspetti di redditività, sostenibilità e coerenza con gli ecosistemi forestali in ottica di green e blue-economy.
Martedì 8 giugno l’evento di presentazione del progetto in un incontro online.
16 mesi, tre filoni di attività e 10 partner: questi i numeri del progetto ProBEST – Progetto BioEconomia Salute Territorio, economia circolare per la filiera legno-energia – finanziato dalla misura 16 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte per la costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI (Partenariato Europeo per l’Innovazione).
Il progetto permetterà infatti a dieci soggetti, provenienti dal mondo dell’impresa, della ricerca e dell’associazionismo, di cooperare per affrontare alcuni dei problemi atavici del settore foresta-legno piemontese e non solo. Guidati da Replant, società di ricerca e sviluppo nata dall’incubatore di imprese del Politecnico di Torino, i partner hanno l’obiettivo di suggerire soluzioni e strategie basate sul potenziamento della funzionalità economica ed ecologica della filiera forestale legno-energia.
Il punto di partenza è che i combustibili legnosi si sono rivelati, negli ultimi decenni, l’elemento di traino dell’economia forestale piemontese, ma la loro produzione, per essere effettivamente vantaggiosa per l’economia e gli ecosistemi forestali, deve basarsi sull’uso del legno “a cascata” (ovvero privilegiando gli impieghi durevoli), sulla qualità (essenziale per ridurre le emissioni a camino) e sulla piena sostenibilità ambientale.
Partendo da quest’ultimo elemento chiave, i partner del progetto, in ottica di completa circolarità produttiva, lavoreranno per favorire e sviluppare i reimpieghi e gli sbocchi di mercato dei sottoprodotti derivanti dalla filiera legno-energia (come ramaglie, ceneri e cortecce), materiali che troppo spesso finiscono con l’essere smaltiti come rifiuto, invece che essere valorizzati in ambito agricolo o di cura del verde come alternativa a fertilizzanti e torbe fossili.
Ma il progetto ProBEST significa anche salute umana e dell’ambiente. Un altro elemento chiave affrontato dai partner del Gruppo Operativo è, infatti, l’uso di fluidi – come benzine e oli per le macchine forestali – con un impatto ridotto sia sulla salute umana che sull’ambiente. Tra le attività progettuali sono pertanto previste azioni mirate a diffondere l’uso di prodotti come benzine alchilate (in grado di ridurre l’esposizione del personale forestale a cancerogeni accertati) e di fluidi biodegradabili che riducono i rischi potenziali di contaminazione ambientale, sia negli impieghi professionali, sia in quelli hobbistici.
Un ultimo ambizioso obiettivo del progetto è quello di contribuire al miglioramento degli standard di certificazione della gestione sostenibile forestale PEFC, riconosciuti a livello internazionale, favorendo l’integrazione dei temi di progetto nei processi di certificazione, ampliando quindi il concetto di “sostenibilità certificata”.
E proprio questi temi saranno al centro del webinar di presentazione del progetto, che si terrà martedì 8 giugno alle ore 14.30. Tra i relatori, oltre ai partner di ProBest, i funzionari della Regione Piemonte dei Settori Foreste, Progettazione strategica e green economy e Emissioni e rischi ambientali.
“Il principio guida dell’intero progetto – dichiara Andrea Crocetta, responsabile di ProBest – è quello di favorire la presenza e lo sviluppo di filiere forestali legno-energia territoriali, che consentano il rafforzamento del settore selvicolturale come motore di una moderna bioeconomia. Questo significa lavorare sia per il consolidamento o la diffusione di buone pratiche gestionali, organizzative ed ambientali sia per l’irrobustimento delle economie locali, nel principio di riequilibrio del rapporto produzione/consumo delle risorse e di aumento della resilienza, anche dei sistemi sociali. È solo affrontando tali elementi in un’ottica di innovazione e di premialità che il settore forestale potrà crescere e creare benessere duraturo e stabile per le popolazioni che risiedono e lavorano nelle aree montane piemontesi”.